L’arrivo a Sorano è sorprendente! Ti lascia a bocca aperta! Giri una curva lungo un discesone veloce su asfalto e te la trovi lì, di fronte! Sbam! Freni di colpo perché non puoi passar via troppo velocemente, devi goderti quella sorpresa e quella bellezza con la dovuta lentezza.
Ci fermiamo in questo paesino per due trancetti di pizza, un panino e una banana. Un abitante mi ferma e mi fa domande sul Tuscany Trail…”ma quanti siete??” “750 circa, qualcuno è già passato, altri passeranno nei prossimi giorni” rispondo io. “Più degli abitanti di questo paese!” risponde lui.
Il cielo inizia a scurirsi un pochino, una nuvolona nera ci perseguita ed inizia a piovigginare mentre arriviamo a Pitigliano, dobbiamo sbrigarci, scappare dalla nuvola, più avanti il cielo è azzurro!
Dopo 40 km senza un’anima viva e senza un posto dove poter riempire le borracce, ci fermiamo in una piccola frazioncina. Per raggiungerla dobbiamo fare una piccolissima deviazione dalla traccia, ma abbiamo bisogno di lavarci la faccia, bere qualcosa, riempire le borracce e mangiare un gelatino.
Parcheggiate fuori dal bar altre bici…qualcun altro ha avuto la nostra stessa idea.
Si riparte dopo un quarto d’ora di sosta, dopo lunghi 9 km in un prato, dove il sentiero è quasi inesistente, ai margini di un fiume, arriviamo finalmente ad Albinia. Da qui manca solo l’ultima parte del Tuscany Trail, il fantastico e temuto Monte Argentario.
Dico temuto perché le voci dicevano che era un po’ pericoloso, soprattutto se fatto al buio. A causa di queste dicerie, sono un po’ preoccupata, e non mi godrò veramente a pieno il Monte.
La salita per l’Argentario parte da Santo Stefano, dove, dopo una sosta per una focaccia ed una piccola spesa, ci accingiamo ad affrontare. Sono le 19.30, faremo la salita al tramonto e la discesa al buio.
Altri “Tuscaniani”, tra i quali anche la famosa coppia di Torino, decidono di non fermarsi lì, e di fare un’unica tirata fino a Capalbio…oramai è fatta, mancano 50km circa, non sono pochi visto che alle spalle abbiamo 500 km circa, dei quali, più di 100 solo oggi, ma la voglia di arrivare e l’adrenalina superano sicuramente la stanchezza.
L’Argentario è veramente affascinante, peccato per l’ansietta che mi ha accompagnato fino a Porto Ercole; non c’era nulla di più pericoloso rispetto ad altre parti del TT.
Arrivati a Porto Ercole si avvicina un ragazzo che decide di metterci al corrente che, nella parte di pineta che stiamo per affrontare al buio, con la frontale, ci sono i lupi!
A seguito di questa simpatica notizia, tutta la pineta di Feniglia è stata percorsa a 30km orari di media!!
Manca pochissimo, 9km, oramai ci siamo! Arriveremo per le 24.00? Parte una piccola sfida.
Maledico l’organizzatore Andrea che ha ben pensato di farci pedalare l’ultimo tratto in un sentierino con la sabbia che ti frena e ti fa infossare. Più di una volta, durante il TT, gli saranno fischiate le orecchie!
Sale la felicità… sono le 23.57 e siamo a Capalbio. Dov’è l’arrivo?? Mancano solo 3 min alle 24.00!! La traccia GPS finisce alla stazione, ma dell’arrivo non si vede l’ombra! Forse è di là, veloce veloce, pedala!