Il testo di un articolo che tanti vorrebbero leggere immagino sia “Come mi alleno per il Tuscany Trail?” e a seguire una lunga esposizione di numeri, dati, km, tabelle, come trovare la motivazione e cose di questo genere.
Io lo ribalterei in “Come non mi alleno per il Tuscany Trail”, sia chiaro, non arriverò a Maggio con una preparazione fatta di birra e panini lasciando la bici in cantina per tutto questo tempo.
La mia formula è semplicemente la voglia di salire su una bici e pedalarla, ogni mattina per andare a lavoro con già in testa cosa farò la sera o nel weekend. Amo muovermi, che sia correre in montagna, pedalare su strade o sentieri, per me non è un’imposizione, pedalo perchè mi piace e passo gran parte dell’anno a farlo… questa propensione mi ha portato a cimentarmi in gare ed eventi sempre con relativa facilità.
E’ l’avvicinamento ad un evento che amo, amo la quotidianità di tenere il corpo in uno stato di benessere che solo chi l’ha provato può capire.
Non ho etichette, la sera dopo lavoro stacco dalla giornata in ufficio, vado dritto ai monti cittadini e, una sera senza vergogna l’attacco per strappare il mio miglior tempo come il peggiore degli agonisti, una sera la salgo a ritmo regolare ascoltando i miei pensieri, una sera salgo per sentieri e mi butto giù dalle piste dowhill, per me è un modo per archiviare positivamente la giornata, pedalare cacciare le tensioni, ritrovare se stessi nel buio della montagna, con il mio respiro, con la fatica, stagione dopo stagione.