Il fenomeno delle e-bike sta crescendo sotto gli occhi di tutti. Sempre di più sono i ciclisti che scelgono una bicicletta a pedalata assistita. Alcuni lo fanno per puro divertimento mentre altri sono “costretti” dalla propria condizione fisica o dall’età. Fatto sta che nei prossimi anni vedremo ancora di più queste biciclette girare per i boschi, strade bianche e strade asfaltate. E’ un trend che non si fermerà.

Cosa dobbiamo fare a questo punto? Chiudere gli occhi e fare finta che questi ciclisti non esistano oppure iniziare a farsi delle domande su cosa può essere un’esperienza bikepacking fatta con una bicicletta elettrica?

Quando ho dato vita al Tuscany Trail l’ho fatto per spronare le persone a vivere un’avventura in sella alla propria bicicletta attraverso le bellezze della Toscana. Ho voluto creare un elemento di rottura totale con la quotidianità, la routine e la percezione di quello che una persona è in grado o meno di fare pedalando. Volevo che le persone vivessero delle giornate scandite solo dall’alba e dal tramonto, dalla voglia di pedalare e la necessità di riposo.

Tutto questo può essere vissuto a pieno con una e-bike? Non lo so.
Un Tuscany Trail aperto anche alle e-bike snaturerebbe l’evento? Non lo so.

Di una cosa però sono convinto, tentar non nuoce. Vorrei capire con i fatti se le e-bike sono compatibili con il Tuscany Trail e più in generale con il mondo del bikepacking.

Per questo motivo nell’edizione 2020 del Tuscany Trail ci sarà la possibilità di poter partecipare anche con l’e-bike indicandolo però al momento dell’iscrizione. Sarà creata una lista a parte di partecipanti dotati di bicicletta a pedalata assistiti e verrà di conseguenza creata una lista finisher apposita. Sarà una prova effettiva per capire come gestire la questione e-bike negli anni a venire.

Andrea Borchi