Testo di Andrea Fossati
Tuscany Trail 2020: l’arrivo a Massa
È un venerdì mattina diverso dal solito. Sveglia alle sette, doccia, caffè e poi macchina verso la Toscana. Cosa c’è di meglio che festeggiare il proprio compleanno regalandosi un’avventura in bikepacking con la bicicletta da gravel e in compagnia di due amici? Gilberto e Martin mi stanno aspettando a Massa: è da lì che partiremo per il Tuscany Trail 2020.
Dopo tre ore di viaggio in autostrada finalmente riesco a liberarmi dal traffico e a raggiungere il parcheggio del campo scuola. Alcuni ciclisti sono già intenti nelle operazioni pre-partenza e penso di essere in ritardo sulla tabella di marcia. In realtà non ho nessuna fretta: nei prossimi giorni dovrò solo pedalare e godermela, senza guardare l’orologio – se non per essere sicuro di trovare un tavolo per la cena al termine di ogni tappa. Sì perché il Tuscany Trail non è una gara e potrò staccare dalla routine quotidiana e fare quello che mi piace, senza stress. Ciononostante mi cambio in fretta, do una gonfiata alle gomme della bici e spero di non aver dimenticato nulla dell’equipment fondamentale per il trail. Vado finalmente a ritirare il mio pacco “gara“ e fisso con delle fascette la tabella del “Tuscany“ alla borsa della bici. Ritrovarmi alla partenza del mio primo Tuscany Trail, nel giorno del mio compleanno, dopo i mesi che tutti conosciamo è come essere già arrivato al traguardo. Riempio le borracce e premo finalmente il tasto di avvio del navigatore GPS: si parte per il Tuscany Trail 2020!
Tuscany Trail 2020: la traccia e il piano d’azione
Il Tuscany Trail 2020 consiste in un percorso di 500 chilometri con circa 8.000 metri di dislivello positivo che da Massa conducono a Orbetello. Nei giorni scorsi ho scaricato la traccia fornita dagli organizzatori e ho controllato distanze, altimetria e tipologia di superfici. Il dislivello non è poco e alcune salite non sono da sottovalutare. D’accordo con i miei due compagni d’avventura, decidiamo quindi di completare l’itinerario in cinque giorni: vogliamo goderci l’esperienza senza l’assillo dell’orologio, gustarci panorami e pause ristoro e arrivare a Orbetello sani e salvi.
Tuscany Trail 2020: la bicicletta e l’equipaggiamento
Strade bianche, asfalto e singletrack sono gli ingredienti del menu Tuscany Trail. Per affrontare l’avventura in sicurezza, senza rinunciare alla leggerezza, mi affido a una bicicletta da gravel in carbonio montata con ruote da 650B e copertoni da 50mm (rigorosamente tubeless) e una trasmissione 40-42. È un setup che ho collaudato più volte: veloce su asfalto, agile sullo sterrato e stabile nei punti più tecnici in discesa. Sono certo che farà il suo lavoro anche sul percorso del Tuscany Trail. Per trasportare il necessario ho equipaggiato la bicicletta con un set completo di borse da bikepacking: borse manubrio e sottosella impermeabili per l’abbigliamento, oltre a borsa da telaio e borsa sul tubo orizzontale per gli accessori. Questa volta tenda e sacco a pelo sono rimasti a casa.
La tappa #1 del Tuscany Trail 2020: Massa – Fucecchio, 91km - 1.110m D+
Sono le ore 13:30 di venerdì 25 settembre e partiamo da Piazza Aranci, nel centro storico di Massa. Sebbene manchi la partenza collettiva in stile Tuscany Trail per ragioni di distanziamento sociale, ci ritroviamo a pedalare in gruppo quasi da subito. Sento parlare diverse lingue. Si chiacchiera e si ride: capisco in fretta che l’atmosfera è internazionale e rilassata, esattamente quello che mi aspettavo. Dopo una ventina di chilometri incontriamo la prima delle due salite della giornata e il gruppo si sfalda. Martin attacca la pendenza come un vero grimpeur, ognuno ha il suo ritmo e ci si ritrova più avanti all’imbocco di un singletrail mentre facciamo una pausa. Proseguiamo quindi verso Lucca, dove abbiamo giusto il tempo di attraversare il centro storico prima di dover indossare l’equipaggiamento da pioggia completo. Gli ultimi chilometri nel bosco con le luci del tramonto ci fanno dimenticare la pioggia e arriviamo a Fucecchio per cena. Birra, pizza, dolce e digestivo, poi tutti a dormire.
La tappa #2 del Tuscany Trail 2020: Fucecchio – Tavarnelle Val di Pesa, 111km - 2.000m D+
Dopo una colazione da campioni al bar siamo di nuovo in sella. I primi 60 chilometri sono facili e scorrevoli e raggiungiamo Firenze per l’ora di pranzo. Tappa d’obbligo al chiosco del Trippaio del Porcellino in Piazza del Mercato Nuovo per un panino con lampredotto e un bicchiere di Chianti, la perfetta integrazione di proteine e sali minerali da bikepacker. Gilberto ed io approfittiamo della pausa per cambiare le pastiglie dei freni: il terreno è bagnato e sappiamo che ci aspetta uno dei tratti più tecnici del Tuscany Trail. Da Bagno a Ripoli in poi il gioco si fa più duro e affrontiamo una serie di singletrail nel sottobosco decisamente impegnativi, ma mai impossibili. Le ruote da 50mm montate su cerchi da 27,5“ si rivelano la scelta giusta e mi godo al massimo tutte le discese tecniche senza mai rischiare. Arrivare a Tavarnelle di Val di Pesa è comunque una faticaccia e i metri di dislivello concentrati negli ultimi 50 chilometri si fanno sentire nelle gambe. La ricompensa? Tagliatelle ai funghi porcini, filetto al pepe con patate al forno e qualche bicchiere di Chianti. E cantucci con il Vin Santo – ovviamente.
La tappa #3 del Tuscany Trail 2020: Tavarnelle Val di Pesa – Siena, 72km - 1.260m D+
Sono le 9:30 e siamo gli ultimi ciclisti a lasciare l’ostello. Ieri sera la hall era piena di bici e abbiamo ritrovato molte delle facce incontrate sul percorso: è bello conoscersi, salutarsi e poi ritrovarsi per caso chilometri dopo nello stesso posto con i gli stessi bikepacker. Il cielo non promette bene e le previsioni parlano chiaro: pioggia. Decidiamo quindi che la tappa della giornata sarà Siena. La via Francigena è la protagonista dell’itinerario e proseguendo verso il borgo di Monteriggioni il paesaggio toscano inizia ad assomigliare a quello che avevo in mente: colline gentili, vigneti e distese di ulivi. La pioggia inizia però ad essere incessante e dopo un’ora e mezza sotto l’acqua arriviamo finalmente a Siena. Doccia bollente, pici cacio e pepe, una visita (d’obbligo) a Piazza del Campo e riposo.
La tappa #4 del Tuscany Trail 2020: Siena – Radicofani, 106km - 2.000m D+
È lunedì mattina e ci svegliamo alle 6 consapevoli di dover recuperare sulla tabella di marcia: se vogliamo arrivare a Orbetello entro domani bisogna darci dentro. Tra noi e il traguardo ci sono 226 chilometri, ma soprattutto le salite più temute del Tuscany Trail, fra tutte l’ascesa (su sterrato) verso Radicofani. La Val d’Orcia ci rivela la Toscana in tutto il suo splendore, una bellezza capace di rendere meno indigesti i continui saliscendi su strade bianche con strappi da mal di stomaco. A San Quirico d’Orcia ritroviamo alcune facce già incrociate: la fatica inizia a vedersi sui volti di tutti e cerchiamo di motivarci a vicenda. Saliamo quindi verso Pienza (altro gioiello toscano), consapevoli che a breve dovremo affrontare lo spauracchio della giornata. La salita verso Radicofani inizia su asfalto e, dopo un paio di chilometri, diventa sterrato con un taglio brusco verso destra, di quelli che senza GPS perderesti. Martin e Gilberto scompaiono dopo poche pedalate. Da qui in poi la strada sale inesorabilmente per circa 4 chilometri, su brecciolino. Con rispetto e saggezza l’affronto, pensando che magari la corona davanti da 38T mi avrebbe reso la vita più facile. Arrivare in cima è una vera goduria. Giusto il tempo di organizzare l’alloggio per la notte e ci concediamo un bicchiere di vino in compagnia di altri bikepacker. La serata continua in un’osteria tipica, per la gioia del palato e la pace delle gambe stanche.
La tappa #5 del Tuscany Trail 2020: Radicofani – Orbetello, 120km - 1.600m D+
Ci svegliamo carichi per l’ultima tappa. Affrontiamo la discesa da Radicofani con le prime luci del mattino e la bruma che avvolge le colline. Sappiamo che oggi sarà tutto più facile, ma presto ci rendiamo conto che le colline della Maremma non sono affatto clementi. È un continuo saliscendi su sterrati entusiasmanti, di quelli che in discesa non tocchi mai i freni e in salita rilanci – fino a che non sbatti i denti su muri al 20% di pendenza. Questo è un po’ il tema della giornata e ci facciamo presto l’abitudine. Sosta caffè a Sorano, la città scavata nella roccia, una seconda pausa caffè e schiacciata a Pitigliano, gelato a Capalbio e finalmente vediamo il mare. L’aria inizia a scaldarsi e a profumare di macchia mediterranea. È il momento in cui realizzo di avercela quasi fatta. Arriviamo in pianura e la Feniglia di Orbetello ci accompagna fino al traguardo del nostro primo Tuscany. Foto di rito, birra di rito e tantissima voglia di tornare presto a pedalare sul percorso del Tuscany Trail!