Testo e foto di Michele Minessi

Il gravel non è una moda, se anche lo fosse non lo è per me. Chi sono? Un amante dell’outdoor e in particolare della bicicletta in ogni sua forma. 

“Vieni in città in bici a bere una birra?“ “ok!”… “Ci buttiamo giù dalla cima di una montagna per sentieri?” “ok”… “Andiamo a farci una fracca di passi alpini questo we?” “ok” “Bici cariche e andiamo in vacanza?” “ok!”… Così è sempre stata la mia vita fin da quando ho spinto i primi colpi di pedale, e così prosegue tutt’ora.. ma scoprire il gravel ha immediatamente colmato quel senso di incompletezza che avevano centinaia di km per passi alpini su strade ormai sempre più pericolose, o giri in mtb per guadagnare una cima a pochi chilometri da dove son partito.

Tutto molto bello e appagante sia chiaro continuerò a farle queste cose, ma una bici gravel per me è il fascino di un giro studiato sulle carte, è strada ma è anche fuoristrada, è salire una bella strada alpina a ritmi e sforzi simili ad una bici da corsa ed una volta in cima tuffarmi su antiche strade sterrate in quota e poi giù in una nuova valle, è appenderci tre borse a andarci in vacanza, è la scoperta del territorio che pian piano tinge quella mappa mentale buia di forestali, strade, paesi e piccoli ed insignificanti ma bellissimi dettagli che ho sempre ignorato e mai avrei scoperto, ed ora colleziono fiero, ci porto amici o consiglio a chiunque mi chieda consigli. E ancora, è il senso di libertà, è toccare con mano la natura e non solo dai bordi di una strada, è muovermi veloce nella giungla urbana, è la sua naturale attitudine a macinare chilometri, è la sicurezza dello strumento solido ed essenziale, un telaio, pneumatici generosi e freni efficacissimi. E’ poter frequentare strade, b-road e forestali in sicurezza, ed ultimo ma non ultimo è il senso di fatica e appagamento del portare il fisico ad una stanchezza che tanto amo cercare. Questo è quello che amo di questa bicicletta, non è per tutti così ma questo è quello che mi ha legato a questo strumento. 

Sarà una moda? Può essere… ben venga ogni moda che migliori l’esperienza e il senso di benessere che mi da, e poi diciamocelo.. una bici gravel è proprio bella, è da quando son bambino che amo la bici da corsa, le sue forme e la sua essenzialità, e più volte ho provato a montarci le gomme più grosse possibile perchè cavolo si, cosi era bella da impazzire ma aveva dei limiti tecnici, ma ora qualcuno l’ha creata per me e davvero ha fatto un bel lavoro! Ci sarà sempre qualcuno che mi dirà io quelle cose le facevo con una sola bici e non la chiamavo gravel, mtb o bici da corsa.. probabilmente ciò che gli manca è tutto quello che vi ho raccontato, il gravel è solo un strumento. Ora basta parole.. usciamo, stiamo all’aperto, pedaliamo, pianifichiamo, sudiamo divertiamoci e godiamo!

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