Andiamo ad affrontare un tema spinoso e che sta a cuore a molti: quale bici gravel è adatta al percorso del Tuscany Trail?
È necessario fare una premessa importante: il Tuscany Trail nasce come evento unsupported per MTB. Di conseguenza fin dall’inizio il percorso è stato caratterizzato da sentieri, singletrack e terreno tecnicamente adatto alle MTB. Negli anni abbiamo visto qualsiasi tipo di mountainbike (con qualsiasi tipo di ciclista) prendere il via e, spesso, arrivare in fondo all’evento; dalle classiche bici da XC con borse fino alle enduro spinte con forcella da 170mm e gomme aggressive da 2,5″, passando dalle MTB vintage anni ’90 con v-brake, tinte sgargianti e componenti anodizzate viola ovunque. Insomma le MTB la facevano da padrone e tuttora sono moltissime.

E poi?
Poi sono “nate” le gravel, con tutte le loro sfumature. Si perchè come nelle MTB esistono le varie categorie (xc, down-country, trail, all-mountain, enduro, freeride, dh e chi più ne ha più ne metta) che si differenziano per escursione delle sospensioni, montaggio ma anche e soprattutto geometria del telaio, anche nel segmento gravel esistono varie “categorie” che ancora non si sono differenziate in modo netto come nella MTB . Quindi troveremo gravel bike classificate come: gravel race, gravel adventure, mountain gravel, monstercross, e mille altre classificazioni e sfumature che spesso altro non sono che diciture commerciali.

Insomma, il mercato ha offerto un’ampia tipologia differente di bici che, in alcuni casi, permette di affrontare percorsi con terreno tecnico e allo stesso tempo di viaggiare più veloci e più “comodi” (le virgolette sono d’obbligo visto che la comodità è molto soggettiva) che su una MTB, per soddisfare ogni necessità e destinazione d’uso.
L'arrivo delle gravel al Tuscany Trail
È bastato che spuntassero queste nuove bici che le abbiamo viste al via del TT e, come per le MTB, di tutte le tipologie possibili. Per chi ha affrontato tutto il percorso è facilmente intuibile il motivo, queste bici sembrano infatti pensate per viaggiare sulle Strade Bianche della Toscana.
Ma queste strade di ghiaia, perfette e ben curate, sono solo una parte del percorso del Tuscany Trail. Il resto sono spesso sterrati scassati e singletrack. Quindi anno dopo anno grazie alla crescita del settore e ai miglioramenti tecnici specifici per le gravel le abbiamo viste crescere di numero. E se è vero che il percorso del TT si è leggermente ammorbidito ed è andato un po’ incontro alle bici dei partecipanti è anche vero che i terreni affrontabili da certe tipologie di gravel si sono ampliati, arrivando ad affrontare singletrack e sterrati fino a pochissimi anni fa riservati alle MTB. Ma non tutte le gravel sono in grado di farvi arrivare in fondo al percorso del TT con il sorriso stampato sulla faccia e senza problemi.
Le principali tipologie di gravel
Abbiamo detto che il settore si è subito diversificato in svariate tipologie di gravel, anche per esigenze commerciali, ma tra queste possiamo cercare di tracciare delle categorie principali, fondamentalmente in base all’uso per cui sono pensate e alla geometria e secondariamente in base al montaggio e ai vari accorgimenti.
Gravel race
Le gravel race sono le bici gravel più aggressive, pensate per viaggiare veloci su terreni non troppo tecnici. Sono di solito in carbonio (ma anche titanio, acciaio di qualità e a volte alluminio), hanno geometrie spinte con tubi sella piuttosto verticali, angoli di sterzo non troppo aperti e interasse contenuto, così da essere reattive e rapide nei cambi di direzione e nei rilanci. Montano gomme da 700c (come le bici da strada o ciclocross) di sezioni mediamente ampie, di solito fino a 38mm. Diciamo che sacrificano un po’ di comodità, capacità di carico e versatilità per guadagnare in leggerezza e velocità. Sono le bici perfette per le strade bianche e tutte quelle situazioni in cui si affronta si dello sterrato ben tenuto ma anche molti tratti di asfalto, per uscite veloci e brevi-medie o per chi cerca la performance su gare anche lunghe ma non tecnicamente complesse.
In foto la Bombtrack Hook EXT C | www.bombtrack.com
Gravel adventure
Sono la più ampia categoria, ne esistono di tante sfumature diverse. Diciamo che i caratteri principali sono essenzialmente tre: rapporti corti ed agili per andare ovunque, elevata capacità di carico, geometrie mediamente più rilassate e comode delle gravel race. Sono spesso in acciaio, un materiale che resiste bene a svariati stress, anche di carico, e che da una ottima comodità una volta in sella e su terreni accidentati. Spesso hanno molti punti di attacco al telaio per poter montare anche porta pacchi o porta borse, se non borse con predisposizione come la Node 2H di Miss Grape. Sono bici che permettono anche lunghi viaggi grazie a geometrie comode e capacità di carico, anche su terreni tecnicamente difficili.
In foto la Bombtrack Hook EXT | www.bombtrack.com
Monstercross
Sono le gravel non gravel. Sono infatti quelle più simili alle MTB, sono nate direttamente da queste andando a ripescare quelle che erano le MTB rigide degli anni ’90 e modificandole opportunamente, sia come geometrie che come necessità attuali. Hanno quindi rapportature da MTB che permettono di andare davvero ovunque, geometrie aperte e rilassate, wheelbase lungo per garantire stabilità e angolo di sterzo aperto per affrontare bene gli ostacoli anche su discese tecniche. Alcune hanno anche forcelle ammortizzate per renderle ancora più versatili su sterrati tecnici. Montano comunque manubri dropbar con piega aperta per aumentare il controllo. Solitamente sono in acciaio, per garantire ottima capacità di carico, resistenza e comodità. Possono montare ruote che vanno dal 27,5″ fino alle 29″+. Sono molto polivalenti ma non veloci ne tantomeno leggere. Perfette per viaggi e avventure dove non sappiamo cosa ci aspetta o sappiamo di andare incontro a terreni tecnici praticamente da MTB senza rinunciare alla comodità del dropbar.
In foto la Bombtrack Beyond | www.bombtrack.com
Qual è quindi la gravel migliore per il Tuscany Trail?
Come abbiamo visto non esiste la gravel definitiva e perfetta per tutto, ogni tipologia ha vantaggi e svantaggi. Considerando però il percorso del Tuscany Trail e la presenza di alcune parti di sentiero anche tecnico (in cui ovviamente si può transitare anche con la bici a spinta) ci sentiamo di consigliarvi di escludere le gravel race più pure.




È vero che ci sono molti km di strade bianche belle e perfette ma è altrettanto vero che ci sono diversi km di sterrati anche scassati dove avere qualche mm in più sulla sezione delle gomme può fare la differenza tra arrivare a sera pieni di dolori o con il sorriso in viso pronti per un bel piatto di pici o tortelli!
In ogni caso ognuno ha le proprie preferenze e se viaggiare velocissimi e con i bagagli ridotti al minimo è la vostra passione, con i dovuti accorgimenti e la voglia di spingere per qualche pezzo la bici sarete in grado di affrontare il percorso anche in sella ad una gravel race.